Poco meno di un mese fa tutto ha tremato cancellando la vita, le speranze, i sogni e gli affetti di 47 nostri compaesani, metà del paese, cambiandola per sempre ai sopravvissuti, l’altra metà, una cinquantina di persone ferite ma fortunatamente vive che però hanno perso tutto.
Per tre/quattro giorni i media non hanno parlato d’altro, tra le macerie hanno filmato la devastazione che regnava nel cuore delle persone e sulla nostra terra.
Oggi sembra già che il sipario si sia abbassato, forse non siamo più interessanti? Eppure le immagini hanno fatto il giro del mondo!
Da ogni parte d’Italia e del mondo è giunto qui, in quei giorni così strazianti per noi, supporto materiale e morale, per questo ringraziamo tutti: il cuore delle persone è sempre più grande di quello che sembra a prima vista.
Ma è proprio adesso che viene la parte più dura: l’elaborazione della perdita, il tentativo di tornare a vivere, la ricerca di una serenità costruita negli anni e azzerata improvvisamente in 142 secondi in una notte di fine estate.
Ora che il circo ha lasciato l’Appennino, chi sarà ancora con noi? Chi ci aiuterà a ripartire?
Lo scopo di questa associazione è proprio questo: noi siamo qui da sempre e qui vogliamo restare. Resistiamo.
Abbiamo imparato che il cuore delle persone è infinito e sappiamo che non ci dimenticherete.
Facciamo girare.
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